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martedì 31 gennaio 2012

Metodo di lavoro del Fumettista Esplosivo... lo "storyboard"!

 


E' da un po' che volevo postare questo argomento che forse può interessare qualche visitatore di questo sperduto blog.

Oggi parlo dello storyboard!^^

Lo storyboard, come viene definito anche su Wiki, è in pratica una "sceneggiatura disegnata" o "visualizzazione di un'idea di regia".
Il mio metodo di lavoro sulla sceneggiatura è fortemente influenzato dal fatto che sono anche un disegnatore e come potete immaginare lo storyboard assume quindi un'importanza rilevante.
Ma procediamo con ordine... qui di seguito vi spiego punto per punto la realizzazione di una storia da parte del sottoscritto... ovvero del "Fumettista Esplosivo"!

1) L'IDEA






Personalmente prendo spunto da qualsiasi cosa possa tornarmi utile:
- da un sogno;
- da un pensiero;
- da una situazione realmente vissuta;
- da una battuta che vorrei far dire ad uno dei miei personaggi o, semplicemente, da una gag che mi piacerebbe vedere in una scena;
- dal dover continuare una serie tenendo conto della continuity
- etc...
- etc...

Quindi, non sempre una sceneggiatura nasce dalla necessità di raccontare una storia della continuity di un personaggio, ma può anche essere "costruita" intorno ad una singola battuta solo per il gusto di metterla in scena in un fumetto!
Ripensando al mio lavoro ho notato anche che alcune idee, che mi ronzavano in testa riposte in qualche sperduto cassetto del mio cervello, hanno poi trovato sbocco nella realizzazione di una storia anche a più di 20 anni di distanza!
Quindi, una volta avuta l'idea si passa alla fase successiva...

2) LA STORIA
Ecco, questa è la fase TERRIBILE che mi brucia la maggior parte delle cellule cerebrali!

Ho un'idea, certo, ma ci devo costruire una storia con dei passaggi credibili e, si spera, senza buchi logici.
Inizio quindi questo lungo e faticoso processo mentale, spostandomi da una stanza all'altra della casa imprecando di continuo e maledicendo il giorno in cui decisi di diventare sceneggiatore (Chiara ne sa qualcosa!^^).

Poi, dopo giorni o anche settimane passate ad arrovellarmi il cervello, finalmente trovo il bandolo della matassa e tutto diventa chiaro e lineare... e la cosa tragica è che il più delle volte ti si sbroglia il tutto all'improvviso e in una direzione opposta a quella su cui ti sei bruciato il cervello nei giorni precedenti!
Purtroppo, però, nel mio caso, le cose si complicano perchè non si tratta di lavorare ad una sola matassa, ma a più di una (alle volte anche 4, 5, 6 o 7), visto che di personaggi e serie da portare avanti ne ho tante!
Se in più aggiungete che TUTTE le mie serie sono anche collegate tra loro da una fitta continuity, vi renderete conto che l'impresa è titanica... soprattutto visto che sono da solo ad affrontarla (già, non mi fido di altri sceneggiatori!).
Senza contare anche i lavori sui fumetti pubblicitari commissionati dai clienti!
Ma vabbè... questo è il bello del mio lavoro!^^

Ah, va da sè che non sono uno di quelli che mettono insieme 2 o 3 film, rubando le scene quà e là e ci tirano fuori la storia di turno facendo passare il tutto sotto la dicitura "citazione"... così sanno sceneggiare tutti!

Ma andiamo avanti... è arrivato il momento di mettere il tutto sulla carta!

3) LA SCENEGGIATURA


La sceneggiatura per me inizia con uno schema che mi aiuti a calibrare la storia a seconda del numero di pagine a disposizione.
Ad esempio, se una storia devo realizzarla avendo a disposizione 16 pagine (vedi Fandis Lab) cerco di immaginare mentalmente le scene guardando i numeri delle pagine sul mio schemino.

Naturalmente, le pagine sul mio schemino saranno disposte e alternate nell'identica sequenza che le vedrà pubblicate sull'albo.
Quindi, riagganciandomi all'esempio delle 16 pagine, la pagina 1 va da sola, la pagina 2 e la 3 unite etc... fino a pagina 16 che sarà di nuovo da sola e terminerà l'albo.
Questo mi permette di figurarmi  come verranno le pagine e in quali, ad esempio, posso inserire una doppia pagina o utilizzare il trucchetto della sorpresa una volta voltata  pagina.

Poi vabbè, son tutte cose che vengono con l'esperienza.

Ultimamente ho trovato anche un metodo più divertente per figurarmi mentalmente le tavole della storia...
in pratica, mi prendo un qualsiasi fumetto, inizio a sfogliarlo e, come per magia, all'interno della mia testa inizia un processo interessante che mi permette di vedere le mie tavole al posto di quelle pubblicate sul fumetto che sto sfogliando!
In pratica, vedo già la pubblicazione finita e stampata all'interno della mia testa!
A quel punto, devo solo farla uscire dalla mia testa e farla diventare un oggetto reale, no?
Quindi, è ora di passare ad articolare il tutto creando una sceneggiatura che, pagina per pagina, aiuti il disegnatore a visualizzare ciò che ho in testa!
Ma tutto ciò non basta...
Visto che la mia visione è molto precisa, devo andare oltre il semplice metodo che usa la maggior parte degli sceneggiatori che si limitano a descrivere la scena... e chissà poi che belle sorprese si ritrovano!
No, per essere sicuro di avere un lavoro che si avvicini almeno all'94% di ciò che voglio, devo fare in modo che il disegnatore VEDA ciò che io ho visualizzato nella mia testa!
Quindi, devo fargli anche uno storyboard, con un layout costruito nella misura di stampa e con segnati tutti gli interventi che poi andranno fatti in seguito. Il che significa, quando lo ritengo opportuno, segnalare anche la presenza dei baloon delle onomatopee e, addirittura, dei testi definitivi all'interno dei baloon in quei lavori particolarmente importanti o che bisogna finire abbastanza velocemente.
Per molti disegnatori che sentono il bisogno di dirigere la macchina da presa (intendo per quelli che si sentono anche "registi"), forse il mio metodo può risultare un limite, ma  essendo io anche un disegnatore, non c'è bisogno di un altro "regista"!
E poi, essendo anche editore dei fumetti che pubblico, direi che non c'è battaglia con il sottoscritto... e come diceva mio nonno, in un pollaio dove ci sono 2 galli non si fa mai giorno!

Naturalmente, ciò non toglie che io sia sordo ai consigli, ma in genere preferisco dar retta al mio "istinto".
Quindi, precisato che di norma lavoro SOLO con persone che fanno per filo e per segno ciò che dico, andiamo avanti...

Ora, come dicevo all'inizio, il mio metodo per sceneggiare è fortemente influenzato dal fatto che sono anche un disegnatore ed è appunto in questa fase che questo aspetto diventa il più rilevante!

4) LO STORYBOARD

Lo storyboard mi aiuta a curare maggiormente i miei fumetti, facilitando notevolmente sia i disegnatori che il sottoscritto.
Infatti, attraverso questo metodo che include anche una ricerca della documentazione, sempre da parte mia, non rischio di trovarmi spiacevoli sorprese e limito notevolmente gli errori in cui potrebbe incappare il disegnatore che va sempre di fretta o che, magari, non ci sta attento più di tanto!

Così, ad esempio, visto che ci metto più tempo a spiegare ad un disegnatore dove trovare la documentazione giusta, la fornisco direttamente in uno storyboard mega-dettagliato.
Come nel primo numero dei Defenders, dove nella scena dell'arrivo dell'elicottero a Parigi (un Eurocopter EC-725 notare il nome "euro"^^), sono arrivato a scaricarmi le immagini di alcune action figure delle forze speciali francesi che, per l'appunto, hanno in dotazione quel particolare elicottero.
Naturalmente, il disegnatore disegnerà reinterpretando la documentazione che gli fornisco, ma alla base di una buona storia, soprattutto oggigiorno che molti lettori sono attenti ai particolari, ci dev'essere sempre una massiccia documentazione così da aiutare il disegnatore.

Vignetta tratta dallo storyboard (Defenders of Europe n.1)

Vignetta tratta dalla tavola (Defenders of Europe n.1)

Tutto quel materiale sono poi io a montarlo sulla tavola così da fornire al disegnatore anche un quadro preciso di come voglio che le figure siano disposte sulla tavola, di come debbano recitare i personaggi, attaverso le espressioni e le movenze del corpo, di cosa debba essere inserito in un campo lungo, finanche ai più piccoli dettagli! E sull'aspetto dei dettagli sono davvero un maniaco!
Una volta, addirittura, per un mio fumetto in cui veniva specificato all'interno della storia in quale giorno e anno questa era ambientata, per una scena che prevedeva che il protagonista avesse alle spalle la luna ho cercato di informarmi sulle fasi lunari, così da riprodurre il nostro caro satellite per come davvero sarebbe apparso in quel determinato giorno di quel determinato anno! E sì, c'è una bella differenza tra Luna piena, calante o crescente.
Avete notato che in molti fumetti di supereroi (e non solo) si vede sempre e solo la Luna piena?

Comunque, questo metodo mi consente di ottenere il massimo controllo sui miei disegnatori, estendendo la mia sceneggiatura fino ad una visione quasi illustrata della tavola, dove sono io, autore/sceneggiatore/visualizzatore, che muovo la telecamera decidendo gli ingombri, le posizioni, le prospettive, gli atteggiamenti e le espressioni dei personaggi fino allo stesso posizionamento delle onomatopee e dei baloon.
Dove non arriva la sceneggiatura, arriva lo storyboard e viceversa!

Altri esempi qui di seguito:












Tutto torna utile nella descrizione di una scena...
anche la testata di Zidane a Materazzi!^^


















Infine, nel nostro caso, come casa editrice che confeziona anche stupendi albi colorati, va detto che da queste sceneggiature molto articolate e da questi storyboard particolareggiati ne traggono vantaggio anche i coloristi, che hanno già un'idea dei colori originali o comunque delle atmosfere precise che voglio che ci siano all'interno anche di una singola scena.

Tutto questo lungo procedimento ha però un piccolo neo... molto spesso, nelle recensioni, il disegnatore si becca tutti i meriti di una regia e di una costruzione della tavola che, invece, ho curato io fin nei minimi particolari!
Ma sacrifico ben  volentieri il mio ego per la riuscita di un progetto, va!...

Alla prossima!^^

sabato 28 gennaio 2012

Ristorante indiano


Qualche giorno fa ho mangiato per la prima volta in un ristorante indiano... un piatto con ceci, riso e qualche altro ingrediente vegetale di cui ora non ricordo più il nome.

E' la prima volta  che assaggio la cucina indiana e l'ho trovata buonissima!!!^^
Sono contento che dalle mie parti si possa gustare finalmente anche la cucina indiana.
Unico neo, il nome del ristorante... "POMODORO" che non è cha fa pensare tanto all'India, ecco!^^

Comunque, per chi fosse di queste parti lo consiglio vivamente:
RISTORANTE PIZZERIA POMODORO
14, v. Ferrari - 28043 Bellinzago Novarese (NO)
tel: 0321 987086, 333 5045423

Stasera, però, vai di cinese!

mercoledì 25 gennaio 2012

Slam Dunk dal vivo!!!

Questo video l'ho scoperto grazie a Questo piccolo grande BANZAI, un simpatico blog curato da due ragazze giapponesi che vivono in Italia da una decina di anni e che hanno deciso di diffondere la cultura giapponese per chiarire molte delle idee confuse che ancora ci sono.

Tornando all'argomento del post... si tratta della sigla di Slam Dunk riproposta... DAL VIVO!^^



Ma non è certo l'unica nel suo genere...

... c'è anche questa...



... e questa, che è la più terribile, ma anche la più divertente!



Le versioni reali delle sigle degli anime realizzate dagli appassionati sono una vera chicca e prima o poi ne posterò altre.
Prima di chiudere, però, come dimenticare la sigla dal vero dei Simpson?

martedì 24 gennaio 2012

Non chiudiamo gli occhi di fronte alla sofferenza di altri esseri viventi... anche se di altre specie!

"Auschwitz inizia quando si guarda a un mattatoio e si pensa: sono soltanto animali."


Theodor Wiesengrund Adorno, filosofo


Spesso non riflettiamo sul cibo che siamo abituati a consumare ogni giorno.
Sedersi a tavola e mangiare della carne è un gesto “naturale” per moltissime persone.
Personalmente trovo insensato l'integralismo di alcuni vegetariani o, meglio, di alcuni vegani, ma trovo altresì stupido l'atteggiamento delle persone che reputano i vegetariani degli stupidi.
Credo solo che sarebbe opportuno riflettere su quello che gli animali subiscono prima di arrivare sulle nostre tavole e trarne delle conclusioni secondo coscienza.
Personalmente, ho deciso di smettere di mangiare carne (e pesce) e i suoi derivati perchè trovo orribile ciò che accade negli allevamenti intensivi!

Cosa sono gli allevamenti intensivi?
Copio e incollo da Wikipedia (il neretto è mio!):
"Con allevamento intensivo o allevamento industriale (factory farming) si intende una forma di allevamento che utilizza tecniche industriali e scientifiche per ottenere la massima quantità di prodotto al minimo costo e utilizzando il minimo spazio, tipicamente con l'uso di appositi macchinari e farmaci veterinari. La pratica dell'allevamento intensivo è estremamente diffusa in tutti i paesi sviluppati; la gran parte della carne, dei prodotti caseari e delle uova che si acquistano nei supermercati viene prodotta in questo modo."

"L'allevamento intensivo è una pratica che si è diffusa nel XX secoloo (in Italia soprattutto a partire dal secondo dopoguerra) con lo scopo di soddisfare la crescente richiesta di prodotti di origine animale (in particolare carne, uova e latticini) abbattendone al contempo i costi, in modo da rendere questa categoria di prodotti adatta al consumo di massa."

"Fame nel mondo
Un aspetto drammatico dell’allevamento intensivo, spesso taciuto dai media, è l’enorme consumo di cereali per nutrire i bovini . Già agli inizi degli anni ’90 il 70% dei cereali prodotti negli Stati Uniti veniva utilizzato per l’alimentazione animale. L’emerito entomologo Damid Pimentel nel libro Food, Energy and Society scrive: «Le proteine somministrate ai manzi e agli altri animali consistono per circa il 42% di foraggio e per il resto di cereali. I bovini hanno un’efficienza di conversione delle proteine alimentari solo del 6%. Ciò significa che un animale produce meno di 50 kg di proteine consumando più di 790 kg di proteine vegetali.» Tutto ciò mantiene alto il prezzo dei cereali, penalizzando i paesi poveri e contribuendo in maniera rilevante al problema della fame nel mondo."

Non chiudiamo gli occhi di fronte alla sofferenza di altri esseri viventi!



Per condividere o scaricare il video: TV Animalista

giovedì 19 gennaio 2012

La vita emotiva degli animali da fattoria - Versione integrale in italiano

"Per conoscere gli animali da fattoria, l'affetto che sanno dare e ricevere, la loro dignità, la loro bellezza.


Adatto a tutte le età, particolarmente indicato per la visione nelle scuole medie inferiori e superiori, questo video mostra gli animali "da fattoria" per quello che sono realmente, esseri senzienti e non "macchine" come sono oggi considerati negli allevamenti intensivi. Nel video impareremo a conoscere questi animali, che solitamente non vengono né amati, né rispettati. Vedremo come vivono in natura, e come vivono invece nella dura realtà dell'allevamento, ma anche come potrebbero vivere se venissero rispettati, l'affetto che sanno dare e ricevere, la loro dignità, la loro bellezza, dentro e fuori. Evitare il loro sfruttamento e la loro morte dipende solo da noi: basta smettere di mangiarli."







mercoledì 18 gennaio 2012

Quando i nostri fumetti preferiti diventano un film...


... è sempre bello, diciamocelo!^^

E se l'attore chiamato a interpretare il nostro eroe è anche un maestro nella recitazione...


... il risultato non può essere che sublime!







Io ho deciso di prendere una posizione!...

... Segui il mio esempio...
vota anche tu "" (nel sondaggio nella colonna a destra)
per un secondo film su Ken il Guerriero
interpretato ancora una volta dall'indimenticabile Gary Daniels!

Fa che un secondo film diventi realtà...
... fa che il mito di Gary Daniels continui!

martedì 17 gennaio 2012

È la tua ultima occasione...


... se rinunci non ne avrai altre!

Pillola blu, fine della storia: il lavoro del fumettista
è quello che hai sempre sognato e crederai a quello che vorrai.

Pillola rossa, esci dal paese delle meraviglie,
e vedrai quant'è profonda davvero la tana del bianconiglio.

Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.

Ora... SCEGLI!



Nathan Never!



Nel mentro che aspetto di scrivere sulla mia prima (e spero non ultima^^) avventura nel mondo delle arti marziali, vi segnalo questo fan film in 3D dedicato a Nathan Never.

Io non l'ho ancora visto tutto, ma ad un primo assaggio devo ammettere che mi ha ricordato il motivo per cui smisi di leggere Nathan Never!^^
La nota negativa è soggettiva e, preciso, non è indirizzata a questo corto fatto con passione dai fan.
Piuttosto, cosa mi ha portato a smettere di leggere Nathan?
Boh, forse il tipo di ambientazione, tanto simile a Blade Runner, quanto lontana dal film... o forse perchè preferisco un altro tipo di fantascienza?
No, credo che sia proprio lui il problema... lui, Nathan Never!

Sulle prime mi piaceva, con quella sua stramba pettinatura da puzzola^^ (anche se sempre meglio di quella di Gregory Hunter, va detto), ma poi ha cominciato a darmi a noia... anche complice quell'aria da musone depresso con cui veniva spesso descritto.


Non so, dopo un po' questo personaggio mi ha provocato una repulsione!
In apertura ho postato la prima tavola che vidi di Pino Rinaldi (e che mi affascinò non poco).
Fu pubblicata in anteprima su un catalogo dedicato a Nathan dal titolo "La Fantascienza e il Fantastico", in occasione di un incontro dedicato al personaggio in quel di Lugano.
Bei tempi quelli... ero ancora giovanissimo!^^
Comunque, ecco a voi il fan film su Nathan Never... merita una visione soprattutto perchè è fatto dai fan per i fan... e questa è una bella cosa!

Buona visione:






ULTIME:
Nei commenti Luigi Bicco mi segnala quest'altro video molto carino (sembra quasi un anime giappo) dedicato a Nathan Never:

lunedì 16 gennaio 2012

Taekwondo, una nuova passione!


Dire che sono stato fulminato è dire poco!

Domani vado ad informarmi in palestra...

Unico neo dell'intera faccenda, il mio ginocchio zifulo che ha subito già ben 3 distorsioni!
Spero tanto di no, ma mi sa che andrà a finire che dovrò rinunciare ancora prima di iniziare!

P.s.: Quando Sergio Li Volsi leggerà "Taekwondo" schizzerà a mille sulla sedia!^^

P.s.2: Certo che uno a cui non regge il ginocchio di quale arte marziale si appassiona?
Ma naturalmente di un'arte marziale basata principalmente sull'uso di tecniche di calcio!

Porcomondo che palle!

sabato 14 gennaio 2012

Ricordati che devi morire... sì, sì, mo me lo segno!


Ieri sono stato fermato per strada da 2 predicatori religiosi.
Tralasciando la marea di cazzate, che non stanno nè in cielo (appunto) nè in terra, sparate da entrambi, alla fine della nostra discussione uno di loro mi ha chiesto se fossi un filosofo.

Cioè, il filosofo ero io che mi attenevo a cose reali e non loro!

Mi chiedo sempre perchè mi impegni a confutare l'aria fritta quando dovrei ricordarmi che (riporto da Wikipedia):
"La parola fede è propriamente intesa come il credere in concetti, dogmi o assunti in base alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti, al di là dell'esistenza o meno di prove pro o contro tali idee e affermazioni."

Ora, sebbene io sia conscio del fatto che nell'essere umano sia presente un fattore di ricerca spirituale (non per chissà cosa, ma solo perchè siamo animali pensanti che si fanno programmi per il futuro... e quando si pensa alla morte, ecco che scatta il concetto di "dopo" e si ricerca Dio), penso che la realtà delle cose (la natura, la fisica etc...) offra un quadro abbastanza chiaro e disarmante del fatto che Dio non esista... o, almeno, di sicuro che non esiste un Dio che ci guarda amorevolmente da lassù!

Ma, a dispetto di tutte le spiegazioni scientifiche o filosofiche del caso, mi rimetto a Massimo Troisi!